I ‘’robot per le chat’’: tutto quello che dovete sapere sulla nuova tecnologia che sta trionfando.
I chatbot sono il nuovo fenomeno che sta spopolando ormai da qualche mese in tutto il mondo dei social media. Possono rappresentare piccoli, intelligenti e pratici ‘’assistenti virtuali’’ che sicuramente nel giro di pochissimo tempo entreranno nell’abitudine quotidiana di milioni e miliardi di persone. Andiamo a vedere di cosa si tratta, nello specifico.
Che cosa è un bot?
Con la parola ‘’bot’’, abbreviazione di ‘’robot’’, in informatica si intende un programma che ha accesso agli stessi sistemi di comunicazione e interazione con le macchine usate dagli esseri umani. In pratica sono programmi informatici che interagiscono in modo molto simile a quello umano. Per esempio, Siri e Cortana, gli assistenti personali messi a disposizione da Apple e Microsoft, sono bot.
Come sono nati i bot?
L’origine dei bot si può far risalire addirittura al geniale matematico Alan Turing negli anni ’50. Può fare riferimento anche al bot Clippy, la graffetta di Microsoft Office di fine anni ’90 e inizio 2000, che interagiva con l’utente e forniva suggerimenti o rispondeva alle domande dell’utente.
Cosa sono i chatbot?
Attualmente, grazie alla sinergia con le app di messaggistica, si ha avuto un’evoluzione interessante. I chatbot sono bot che interagiscono con utenti tramite una chat, che può essere interna a un sito oppure quelle comuni tipo Facebook Messanger. I chatbot hanno creato una vera e propria crescente ‘’bot economy’’, fino a creare veri e propri canali distributivi e commercio a favore della ‘’bot revolution.
Come funzionano i chatbot?
I chatbot sono anche definiti ‘’agenti intelligenti’’, ma ce ne sono di numerose varianti. Alcuni si limitano ad eseguire le scansioni delle parole chiave che arrivano come input per elaborare una risposta più corrispondente. Altri, quelli che si stanno affermando sempre di più, sono in grado di simulare il comportamento umano attraverso avanzati sistemi di riconoscimento e analisi del linguaggio naturale. Quel che si pongono i chatbot recenti è coinvolgere gli utenti ed aiutarli nei loro obiettivi grazie all’abilità di riconoscere e trasmettere emozioni. Viene inserito uno stile di lingua che permetta loro di essere il più chiari, colloquiali e naturali possibili. Ovviamente la tipologia di stile varia a seconda del canale, del target di riferimento. Si personalizza in base alla strategia che si vuole adottare e agli obiettivi che si vogliono ottenere.
Al contrario dei normali servizi ‘’umani’’, inoltre, un chatbot è sempre presente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
A cosa servono nella pratica i chatbot?
Possono fornire informazioni utili al cliente, offrendole in maniera automatica e interattiva. Hanno la capacità di diffondere la brand loyalty, provvedendo ad un supporto valido per completare il percorso di un utente su una pagina o un sito. Possono diffondere notizie, offerte e promozioni autonomamente. Proprio grazie all’immediatezza e al contesto di ‘’chiacchierata informale’’, viene permessa una instaurazione di un sentimento di simpatia per il supporto dato da parte del soggetto. Il costumer care sostiene l’accoglienza del cliente, facendo in modo da migliorare l’esperienza dell’utente.
Punti di forza sui chatbot
L’interazione risulta rapida, immediata e conveniente. L’efficacia è maggiore perché raggiungibile in ogni momento e in ogni dove, grazie unicamente ad una connessione internet. Inoltre, attraverso l’integrazione con i social network, i chatbot possono conoscere i gusti, le preferenze, gli interessi, l’età, la lingua e molto altro di chi interagisce con esso, quindi è possibile ampliare il proprio feedback, e avere una visione più ampia e dettagliata del target che vogliamo raggiungere (e soprattutto dei mezzi che dobbiamo adoperare).
Inoltre, a parte il costo iniziale non troppo elevato, si diminuirebbe una buona parte dei costi operativi.
Mercati possibili per i chatbot
Secondo il report 2018 di Grand View Research, il mercato globale del chatbot dovrebbe raggiungere 1,25 miliardi di dollari entro il 2025, con un CAGR del 24,3% (tasso annuo medio di crescita).
Il mercato crescerà anche perché trainato da altre tendenze. Tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’IoT e le API, si stanno evolvendo rapidamente. I chatbot sono integrati con queste tecnologie per offrire operazioni avanzate, guidando in tal modo la domanda del mercato. Si prevede che i chatbot basati sull’intelligenza artificiale e l’audio basato sulla voce rappresenteranno la maggiore quota di mercato in futuro. Inoltre, il riconoscimento vocale è migliorato drasticamente, specialmente in termini di lingue native, il che dovrebbe comportare prestazioni migliori dei chatbot in varie applicazioni.