Cosa sono le fake news e come si riconoscono?

Tutti i meccanismi da attuare per evitare di cascare nel tranello delle bufale, fenomeno per eccellenza del web.

Il nuovo fenomeno del millennio sono le bufale. Le bufale sono contenuti mediatici che sono stati generati proprio con lo scopo di diffondere false notizie e ingannare la platea dei destinatari, condizionando e orientando su larga scala idee e comportamenti dell’opinione pubblica. Ovvio, le fake news sono sempre esistite. Ma con l’avvento del web non c’è nessun controllo rispetto ai media tradizionali: non c’è bisogno di un direttore responsabile che sia iscritto all’ordine dei giornalisti, non c’è di registrare la testata giornalistica in tribunale, non c’è bisogno di avere una redazione fisica e neanche giornalisti professionisti con regolare contratto di lavoro. Il passaparola era decisamente più lento. 

Ecco che invece il mondo virtuale può essere il perfetto ambiente per diffondere una notizia completamente inventata. Facebook soprattutto è il maggiore diffusore di fake news. Oltre per la popolarità, anche perché si tende a condividere articoli per il titolo o la piccola descrizione, senza nemmeno curarsi di aprire il blog di origine, andando a creare un effetto a catena quasi inarrestabile.

Inoltre è dimostrato che esiste una regola nel marketing che va a definire un senso di affinità tra l’utente e il prodotto. Se qualcosa ci piace, la consideriamo più vera e valida di altre. E’ normale, siamo esseri viventi e viviamo di istinti ed emotività. Non tutto viene soppesato dalla razionalità. Se ci sono informazioni che sono discordanti con le nostre convinzioni, la mia prima reazione è quella di rifiutarle o ritenerle meno credibili. Inoltre le bufale trovano sostegno in tutte le teorie complottiste che difficilmente possono essere totalmente smentite.

Ci sono siti ed esperti, dunque, il cui obiettivo è scoprire le notizie false e smontarle pezzo per pezzo. Questa attività è detta debunking, dal verbo inglese ‘’debunk’’ che significa ridimensionare, smitizzare, sfatare. Parte fondamentale è sicuramente il controllo dei fatti.

Anche i grandi del web, da Google a Facebook, stanno cercando di arginare il fenomeno producendo nuovi algoritmi per difendere i loro utenti da siti spazzatura, ma finché non ci saranno leggi specifiche e strumenti tecnici che filtrino e fermino le bufale, il comporti fondamentale è lasciato all’utente che dovrebbe sempre esercitare un controllo critico su ciò che legge, vede, ascolta.

Ecco quindi alcuni accorgimenti da attuare quando la notizia che appare sullo schermo non sembra del tutto veritiera:

  • Cercare la fonte. Da dove arriva la notizia è sicuramente il primo punto su cui soffermarsi. Il nome del sito web potrebbe assomigliare nel suo complesso a una testata giornalistica e quindi ingannare un lettore disattento. Anche il dominio è sicuramente un modo per identificare di che sito si sta parlando.
  • Data e ora. Spesso vengono utilizzate notizie reali datate di anni o mesi prima e fatte spacciare per vere. Basta attuare una breve verifica su google news per capire se la tempistica sia credibile o meno.
  • L’ambito. Sicuramente l’ambiente dove viene pubblicata una notizia può essere indice di dubbio. Esistono siti satirici (per esempio lercio.it) che di proposito pubblicano notizie false per far ridere gli utenti, oppure i siti di gossip che spesso forniscono bufale con servizi al limite della legalità. Quindi sicuramente è bene distinguere la professionalità di un genere che si sta trattando.
  • L’autore. E’ buono conoscere chi ha firmato quell’articolo, cercando informazioni dettagliate sul soggetto. Se non si trova nulla, sicuramente è una testata specializzata in fake news.
  • Il titolo. I social media sono invasi dal fenomeno che viene detto click-bait (vedi articolo). Risultano più affidabili i titoli lunghi ed esplicativi rispetto a brevi frasi ad effetto, che tentando diventare virali.
  • La foto. Spesso l’abbinamento foto-titolo crea un effetto caricaturale che punta alla ‘’pancia’’ delle persone e non alla razionalità. Meglio diffidare da foto ambigue e puntare su foto professionali. Inoltre bene ricordarsi che le foto possono essere modificate tramite dei programmi o possono essere estrapolate da contesti completamente diversi.
  • La formattazione. Molti siti di notizie false si possono riconoscere perché hanno un layout che imitano malamente quelli dei giornali online verificati e accreditati. La scrittura del testo è un importante segnale: se ci sono articoli pieni di errori di ortografia, con un italiano incerto, è molto probabile che non siano stati scritti da un giornalista e che siano riuscite a passare i controlli del capo redattore.
  • Controlla la spunta blu. Se viene condivisa sui social, è bene ricordarsi che esistono profili falsi volti a distribuire queste notizie, soprattutto se il nome risulta simile a quello di un personaggio famoso. Bisogna sempre controllare l’attendibilità di un profilo che condivide notizie.

Infine, la regola più importante, è rimanere critici. Prima di condividere una notizia è bene essere sicuri che quello che raggiungere le altre persone sia veritiero. E’ bene rimanere razionali, seppur, magari, quello che leggiamo è sconvolgente, positivamente esagerata, etc. 

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