7 consigli per aumentare la deliverability delle email a Gmail

Per la maggior parte di coloro che utilizzano l’email marketing come parte integrante della propria strategia di Web Marketing, è sempre difficoltoso riuscire a raggiungere le caselle degli utenti di Gmail e si cerca di capirne i motivi e come fare per poter aver successo in questo, spesso finendo in supposizioni confusionarie sulle soluzioni (Google sembra stia sperimentando un sistema di feedback per i fornitori di posta elettronica…forse questo verrà in aiuto).

Vediamo ora quelli che, da analisi e statistiche di numerose campagne, risultano essere dei suggerimenti a cui prestare attenzione.

1 – URL brevi
Le URL brevi vengono spesso utilizzate dagli spammer per nascondere link. Questo Google lo sa e tende quindi a penalizzare le email che contengono url brevi create tramite servizi come per esempio bitly.com

2 – Disiscrizione
Fino ad oggi, se nella nostra email era presente una list-unsubscribe nell’header, l’utente che riceveva l’email su Gmail poteva cliccare sulla disiscrizione identificandola come Spam. In quest’ottica una modifica importante sta per essere introdotta da Gmail, ossia il fatto di inserire un pulsante di Unsubscribe all’inizio dell’email promozionale senza che questa venga vista come spam.
Continuare ad inviare email promozionali a chi si è disiscritto danneggia la vostra reputazione di invio.

3 – Segnalazioni Spam
Google riceve segnalazioni di spam dagli utenti di Gmail. Da parte nostra è difficile sapere quali utenti e quanti hanno segnalato la nostra comunicazione come spam, a meno che non si utilizzi il metodo di Unsubscribe descritto in precedenza o non si utilizzino appositi software professionali di email marketing.
Come dicevamo…continuare ad inviare email ad utenti che hanno segnalato la nostra email come spam, può portare al blocco totale delle nostre comunicazioni verso Gmail.

4 – Affiliate Marketing
Se utilizzate questa strategia sappiate che Gmail sconsiglia di utilizzarla…ma se volete potete utilizzarla almeno inserendo come mittente ed email quella del dominio principale. Es. Se utilizzate un servizio di Affiliate Marketing di AffiliateMarketing.com, siate sicuri che le email vengano inviate dal dominio AffiliateMarketing.com e che il mittente sia AffiliateMarketing.com e non voi direttamente.

5 – Blacklist
Google non indica esplicitamente l’utilizzo di blacklist, ma le email vengono individuate come spam se il mittente è in una blacklist (RTBL) o se il dominio è in una blacklist (DNSBL). Mittenti o domini inseriti in una di queste blacklist (Spamhaus, Spamcop, URIBL) hanno effettuato spam, sono caduti in spam trap o hanno inviato email senza autorizzazione.

6 – Tab Promozioni
Dimenticate di sperare che i vostri utenti vedano la vostra comunicazione nella Inbox o di chiedere loro di spostarle in Inbox. Gmail identifica le email promozionali e le sposta automaticamente dentro la Tab Promozioni e le statistiche ci dicono che sono pochissimi gli utenti che spostano le email dalla Tab Promozioni alla Inbox in quanto non considerate email importanti.

7 – Spam Check
Per ultimo ma non ultimo consiglio è quello di utilizzare uno Spam Check prima di inviare la email. Fatto questo almeno siamo sicuri che non ci siano problemi di fondo nella email che inviamo.

Queste sono alcune indicazioni anche se sicuramente Gmail utilizzerà molti più paramentri.

Se anche voi avete qualche consiglio a riguardo, commentate e condividete il post.

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